Tirumalai Krishnamacharya

Tirumalai Krishnamacharya
ideatore vinyasa krama e padre dello yoga moderno
Tirumalai Krishnamacharya (1888-1989) è oggi considerato una delle figure più importanti dello yoga moderno. È stato il guru di B. K. S. Iyengar, Pattabhi Jois e di suo figlio T. K. V. Desikachar. Il suo modo di insegnare gli āsana e le altre tecniche dell’Haṭha yoga ha influenzato profondamente lo yoga praticato oggi in tutto il mondo. Nella sua figura si concentrano infatti una grande statura intellettuale, abilità pedagogiche, creatività, fervore religioso e carisma. Nato in una illustre famiglia di brahmani nell’India del sud, nello stato del Karnataka, ricevette la sua educazione religiosa nel Parakala Math a Mysore, uno dei maggiori centri della tradizione Śrīvaiṣṇava, dove suo nonno era stato abate. Prima di questi anni, Krishnamacharya era stato iniziato allo yoga da suo padre, che gli aveva insegnato gli Yoga-sūtra di Patañjali. Nel 1919, divenne discepolo di un misterioso yogin chiamato Yogeśvara Rāmamohana Brahmacāri, che risiedeva nel santuario di Muktinārāyaṇa, nella zona di confine tra il Nepal e il Tibet. Secondo le sue biografie egli rimase con questo maestro per sette anni. Su consiglio di quest’ultimo, che lo aveva esortato a vivere la vita del capofamiglia e a diffondere lo yoga, nel 1925 prese moglie e iniziò a insegnare a molti personaggi illustri della nobiltà, progressivamente attratti dalla sua fama di insegnante e guaritore. Nel 1931 venne invitato a insegnare nel Sanskrit College di Mysore, e nel 1933 il Mahārāja di Mysore, Krishna Raja Wadiyar IV (1884–1940), suo discepolo e patrono, gli concesse l’uso di un’ala del palazzo reale per aprirvi una Yogaśālā, ovvero una scuola di yoga, frequentata dai giovani nobili e brahmani della corte. Durante gli anni di insegnamento a Mysore (1933-1950) ebbe tra i tanti allievi due figure di eccezione come B. K. S Iyengar e Pattabhi Joys, che nei decenni successivi elaborarono gli insegnamenti ricevuti inaugurando due delle tradizioni di yoga oggi più diffuse al mondo. Nel 1934 scrisse lo Yoga makaranda, «Il nettare dello yoga», e nel 1941 lo Yogāsanagalu, «Le posture dello yoga», che possiamo considerare tra i primi manuali di yoga moderno. Nel 1952 si trasferì a Madras, dove continuò a vivere e a insegnare fino alla sua morte, avvenuta nel 1989. Nel corso di questi anni le sue modalità di insegnamento dello yoga furono in costante evoluzione. Accettò allievi di età, cultura, sesso, nazionalità e abilità differenti, e il suo insegnamento divenne sempre di più incentrato sulla persona. È durante questi anni, lavorando con decine di allievi, che pose le basi per l’elaborazione futura, da parte del figlio, Desikachar, del concetto di viniyoga inteso come l’applicazione calibrata delle tecniche dello yoga in base alle esigenze e alle caratteristiche uniche della persona.
Tirumalai Krishnamacharya (1888-1989) è oggi considerato una delle figure più importanti dello yoga moderno. È stato il guru di B. K. S. Iyengar, Pattabhi Jois e di suo figlio T. K. V. Desikachar. Il suo modo di insegnare gli āsana e le altre tecniche dell’Haṭha yoga ha influenzato profondamente lo yoga praticato oggi in tutto il mondo. Nella sua figura si concentrano infatti una grande statura intellettuale, abilità pedagogiche, creatività, fervore religioso e carisma. Nato in una illustre famiglia di brahmani nell’India del sud, nello stato del Karnataka, ricevette la sua educazione religiosa nel Parakala Math a Mysore, uno dei maggiori centri della tradizione Śrīvaiṣṇava, dove suo nonno era stato abate. Prima di questi anni, Krishnamacharya era stato iniziato allo yoga da suo padre, che gli aveva insegnato gli Yoga-sūtra di Patañjali. Nel 1919, divenne discepolo di un misterioso yogin chiamato Yogeśvara Rāmamohana Brahmacāri, che risiedeva nel santuario di Muktinārāyaṇa, nella zona di confine tra il Nepal e il Tibet. Secondo le sue biografie egli rimase con questo maestro per sette anni. Su consiglio di quest’ultimo, che lo aveva esortato a vivere la vita del capofamiglia e a diffondere lo yoga, nel 1925 prese moglie e iniziò a insegnare a molti personaggi illustri della nobiltà, progressivamente attratti dalla sua fama di insegnante e guaritore. Nel 1931 venne invitato a insegnare nel Sanskrit College di Mysore, e nel 1933 il Mahārāja di Mysore, Krishna Raja Wadiyar IV (1884–1940), suo discepolo e patrono, gli concesse l’uso di un’ala del palazzo reale per aprirvi una Yogaśālā, ovvero una scuola di yoga, frequentata dai giovani nobili e brahmani della corte. Durante gli anni di insegnamento a Mysore (1933-1950) ebbe tra i tanti allievi due figure di eccezione come B. K. S Iyengar e Pattabhi Joys, che nei decenni successivi elaborarono gli insegnamenti ricevuti inaugurando due delle tradizioni di yoga oggi più diffuse al mondo. Nel 1934 scrisse lo Yoga makaranda, «Il nettare dello yoga», e nel 1941 lo Yogāsanagalu, «Le posture dello yoga», che possiamo considerare tra i primi manuali di yoga moderno. Nel 1952 si trasferì a Madras, dove continuò a vivere e a insegnare fino alla sua morte, avvenuta nel 1989. Nel corso di questi anni le sue modalità di insegnamento dello yoga furono in costante evoluzione. Accettò allievi di età, cultura, sesso, nazionalità e abilità differenti, e il suo insegnamento divenne sempre di più incentrato sulla persona. È durante questi anni, lavorando con decine di allievi, che pose le basi per l’elaborazione futura, da parte del figlio, Desikachar, del concetto di viniyoga inteso come l’applicazione calibrata delle tecniche dello yoga in base alle esigenze e alle caratteristiche uniche della persona.
” inspira, e Dio ti si avvicina
tieni il respiro, e Dio rimane con te
espira, e ti avvicini a Dio
tieni l’espirazione, e ti arrendi a Dio “
Tirumalai Krishnamacharya
” inspira, e Dio ti si avvicina
tieni il respiro, e Dio rimane con te
espira, e ti avvicini a Dio
tieni l’espirazione, e ti arrendi a Dio “
Tirumalai Krishnamacharya

